I terreni liberi assorbono l’inquinamento atmosferico; i parchi migliorano la guarigione dei ricoverati; gli inquinanti delle nevi raggiungono le falde dopo 60 anni e le malattie si spostano tra continenti e specie sempre più velocemente a causa del riscaldamento climatico e della riduzione degli habitat naturali, mentre sostanze tossiche derivate dalle plastiche e non solo aumentano le malattie infantili, la vegetazione fluviale bonifica le aree contaminate, le piante a foglia larga assorbono PM10 e raffreddano le città.
Proteggere della biodiversità, sviluppare nuovi medicinali veterinari, far divenire cogente la consapevolezza dell’interconnessione tra la salute umana, animale e ambientale: questi alcuni traguardi dei sostenitori dell’approccio One Health, che l’ISS colloca nel punto di intersezione tra due principi fondamentali: la consapevolezza che la salute delle persone, degli animali e del pianeta sono strettamente legate, e l’intersezione di più discipline mediche.
L’antibiotico-resistenza e le infezioni correlate all’assistenza rappresentano una grave minaccia per la sanità globale e quella italiana in particolare, con un impatto sociale ed economico stimato in 12.000 decessi annui e un costo di 2,4 miliardi di euro per il SSN.