La sanità non va pensata sull’oggi ma sulla società e la tecnologia dei prossimi 10 anni. Quanti anziani avranno bisogno di cure? Dove sarà arrivata la domotica a casa? Come si trasformeranno le professioni sanitarie? Che forma avranno gli ospedali. Avrà ancora senso parlare di territorio? Quanto crescerà l’impatto del supporto alla decisione diagnostica? Quale risposta alla crescita della non autosufficienza verrà dalle tecnologie e che tecnologie vanno messe in progettazione ora affinché cambino le cure e la presa in carico del domani? Quale il ruolo dei digital twins?
L’innovazione sanitaria può tradursi in innovazione sociale, e viceversa.
Il Decreto Ministeriale 418/2025 – che introduce il semestre filtro e altre novità nel curriculum della Laurea in Medicina – è lo spunto per una riflessione più ampia sull’evoluzione della formazione universitaria delle professioni sanitarie.