Il Fascicolo Sanitario Elettronico – FSE, si è evoluto. Oggi, nella sua versione 2.0, si presenta con delle novità rilevanti con l’obiettivo di essere al passo con l’evoluzione tecnologica, l’organizzazione sanitaria e la conformità tecnico-giuridica.
Interoperabilità, standardizzazione, rafforzamento della sicurezza ed armonizzazione normativa costituiscono ulteriori tasselli nel processo evolutivo del Fascicolo, così come lo conosciamo.
Da un punto di vista tecnico e sociale, ad esempio, il potenziamento dell’interfaccia con i Clinical Decision Support Systems, favorisce la condivisione e l’utilizzo delle informazioni e può contribuire a una sanità migliore negli esisti, più efficiente nell’erogazione, più equa e vicina alle esigenze dei cittadini/pazienti.
Il PNRR ha previsto 1,3 miliardi per potenziare il FSE, ma la diffusione è ancora eterogenea. Attualmente è attivo nel 51% delle aziende sanitarie e utilizzato soprattutto per referti di laboratorio, radiologia e pronto soccorso.
Il percorso richiede investimenti tecnologici, ma anche formazione, consapevolezza e nuove competenze. Le esperienze in corso mostrano che la trasformazione è possibile, ma richiede un equilibrio tra innovazione digitale, capacità organizzativa e attenzione alle persone.
In linea con quest’approccio non può non tenersi conto dell’impatto che gli ultimi provvedimenti normativi che interessano i medici – anche per quel che concerne il profilo sanitario sintetico – producono a livello organizzativo e di ottimizzazione delle cure.
Il Fascicolo Sanitario Elettronico costituisce una componente strategica all’interno dell’Ecosistema dei Dati Sanitari (EDS) che, a sua volta, si innesta e si allinea nel più generale European Health Data Space (EHDS) che, a livello europeo, definisce il quadro normativo e infrastrutturale per la condivisione dei dati sanitari a livello comunitario, promuovendo interoperabilità, riuso sicuro dei dati per fini di ricerca e innovazione, e un maggiore controllo da parte dei cittadini.
In questo scenario è di fondamentale importanza il coordinamento delle azioni istituzionali da una parte ed il consolidamento del rapporto tra il livello centrale ed il livello regionale verso un’unica prospettiva a beneficio della comunità.