Questo tavolo è finalizzato ad analizzare e valorizzare questa evoluzione cruciale. Il dibattito si concentrerà sul passaggio da un modello di sussidiarietà “verticale”, in cui il Terzo Settore interviene dove il pubblico è assente, a un modello di sussidiarietà “circolare”, fondato sui principi di amministrazione condivisa, co-programmazione e co-progettazione, come sancito dalla Riforma del Terzo Settore e confermato dalla Corte costituzionale.
La discussione esplorerà i campi d’azione prioritari in cui questa alleanza si dimostra più feconda:
1. La Sanità di Prossimità e Territoriale: Con la realizzazione di Case e Ospedali di Comunità, il Terzo Settore è il motore per animare questi nuovi presidi, integrandoli nel tessuto sociale e connettendo la prestazione sanitaria con il supporto alla persona, la prevenzione e la promozione di stili di vita sani.
2. La Risposta ai Nuovi Bisogni: Dalla salute mentale alla vista dei più fragili, dal supporto per le persone con disabilità e non autosufficienti alla lotta alle dipendenze,le organizzazioni del Terzo Settore dimostrano una capacità unica di intercettare i bisogni emergenti con flessibilità e capillarità e di contrastare la povertà sanitaria
3. L’Umanizzazione delle Cure: In un sistema sempre più tecnologico, il contributo del volontariato e delle associazioni di pazienti è fondamentale per preservare la dimensione umana del rapporto di cura, supportando i malati e le loro famiglie all’interno e all’esterno delle strutture ospedaliere.
L’incontro si propone di affrontare anche le questioni aperte: come garantire la sostenibilità economica di questi enti? Quali modelli di governance sono necessari per una collaborazione trasparente ed efficace tra pubblico e privato sociale? Come passare da iniziative isolate ed episodiche ad un programma condiviso con obiettivi ed iniziative comuni che operi per priorità, Come misurare l’impatto sociale generato e garantire standard di qualità omogenei su tutto il territorio nazionale?
L’obiettivo è avviare un confronto costruttivo tra rappresentanti del Terzo Settore, amministratori pubblici (Regioni, ASL), policy maker e professionisti sanitari. Si intende superare la retorica per identificare modelli operativi concreti, promuovendo una cultura della collaborazione che riconosca il Terzo Settore non come un fornitore, ma come un co-autore delle politiche per la salute, pilastro fondamentale per un SSN più equo, inclusivo e vicino ai cittadini.