Una parola molto usata, poco regolata e spesso fraintesa. “Superfood” non è un termine scientifico, ma un’etichetta con cui si indicano alimenti ad alta densità di nutrienti e composti bioattivi — polifenoli, carotenoidi, fibre, omega-3 — ai quali la ricerca attribuisce effetti protettivi su metabolismo, infiammazione e invecchiamento. Il messaggio chiave, però, è che conta la dieta nel suo insieme più che il singolo cibo. A ricordarlo sarà una tavola rotonda di esperti internazionali e nazionali dedicata proprio al tema dei superfood e del loro inserimento in un modello mediterraneo contemporaneo.






La medicina del futuro è già qui, guidata dall’intelligenza artificiale (AI), dalla robotica e dalla digital health.
La scienza conferma l’importanza della dieta per la salute – nutrienti, fibre, polifenoli e acidi grassi modulano metabolismo, microbiota e infiammazione – ma il cibo non è una pillola né sostituisce una terapia.


La medicina dell’invecchiamento sta vivendo una fase di grande fermento: integratori, diete “miracolose”, terapie innovative e promesse di ringiovanimento popolano il mercato e i social media. Ma cosa è realmente supportato dalla scienza?

