Programma 2024
Circa tre quinti del territorio sono abitati da poco meno di un quarto della popolazione italiana. Queste aree sono distanti dai poli di offerta e, da decenni, registrano una forte contrazione demografica.
Il tema della sanità nelle aree interne, ovvero quello delle capacità di risposta del Servizio sanitario nazionale ai bisogni di salute delle popolazioni che vivono in questi territori, rappresenta un punto di tensione tra sostenibilità dei costi, appropriatezza del servizio ed equità di accesso. A partire dalla fine del 2012 queste aree beneficiano della Strategia nazionale per le aree interne, piano intersettoriale che si propone di contribuire al rilancio economico e sociale dei comuni periferici per invertire lo spopolamento. L’identificazione di interventi sull’offerta di servizi sanitari, nell’ambito di tale strategia, è tutt’altro che semplice. Basti pensare al tema degli ospedali periferici. Né le strutture sono l’unico ‘spazio’ di erogazione delle cure nell’era della digitalità.Le infrastrutture tecnologiche contano, ormai, come quelle fisiche. Non può esistere un ospedale senza strade. Non può esistere una rete sul territorio senza connessioni veloci. Come garantire, perciò, l’accesso all’assistenza alle aree periferiche quando la maggior parte dei Comuni italiani non sorge in aree urbane e molti sperimentano limiti di connettività? Al crocevia esatto tra le missioni 5 e 6 del PNRR l’innovazione delle reti IT è il prerequisito per l’aggiornamento digitale della sanità territoriale, telemedicina telemonitoraggio. Il PNRR ha messo a disposizione ingenti risorse per la gestione e soluzione di questa problematica. A che punto siamo? Quali sono le questioni ancora aperte e quali attori devono parlarsi per dare avvio ad una nuova stagione dell’innovazione infrastrutturale e sanitaria?
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