Tra le novità principali: la necessità di certificazione dei software (spesso una falla nei sistemi di valutazione dei processi); la comunicazione di crisi affidata all’ufficio di gestione del rischio; l’umanizzazione come strumento di sicurezza delle cure. Ulteriore innovazione è che la valutazione del rischio non è più circoscritta alle singole unità operative ma viene estesa anche all’azienda sanitaria presa nel suo insieme, che può mirare a raggiungere l’eccellenza attraverso il soddisfacimento di requisiti precisi e misurabili.
PHOENIX è il prodotto di un lungo processo di ricerca e sviluppo e beneficia di 20 anni di sperimentazione in 168 ospedali nonché della recente partnership con l’Istituto Superiore di Sanità. Nasce da un’evidenza – che il rischio in sanità è, in massima parte, un rischio organizzativo – e da una visione – che quello legato alle cure non è un rischio esclusivamente clinico, ma ‘sanitario’, perché collegato a tutti i processi e a tutti gli attori e le attrici coinvolti nell’erogazione delle cure.
Quella a Welfair è, perciò, un’occasione di incontro e di confronto aperta a tutti gli stakeholder della sicurezza in sanità per presentare il nuovo sistema e rafforzare l’idea che l’evento avverso è, nella maggior parte dei casi, non una colpa ma un errore di processo e può essere trasformato in un insegnamento.