Nelle carceri italiane transitano ogni anno oltre 100.000 persone e la gestione del diritto alla salute ha delle difficoltà con una situazione operativa di grande complessità e frammentazione sull’intero territorio nazionale
Oltre al forte problema di sovraffollamento, di carenza del personale sanitario, di tossicodipendenza e di salute mentale, uno dei temi più rilevanti, quello dell’accesso alla specialistica e alla diagnostica, è legato all’insufficienza del personale di polizia addetto all’accompagnamento detenuti. Esistono soluzioni migliorative a problemi così complessi?