La misura richiede alle aziende di pagare oltre 1 miliardo di euro in forma retroattiva per compensare lo sforamento delle spese regionali maturato fino al 2018 e pretenderà ulteriori miliardi per gli anni successivi. Sebbene la Corte Costituzionale abbia ridotto i pagamenti al 48%, ha altresì riconosciuto la legittimità del provvedimento, creando una forte inquietudine nel settore dell’industria biomedicale.